Nigeria, almeno 50 morti in attentato a cristiani

06 ago 2017
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Un bagno di sangue e la messa del mattino trasformata in una carneficina. Siamo a Ozubulu nello Stato di Anambra, in Nigeria, teatro del massacro la chiesa cattolica di San Filippo. Sono le sei del mattino quando uomini armati con il volto coperto fanno irruzione durante la funzione religiosa e aprono il fuoco. A terra rimangono almeno 50 persone senza vita e altrettante restano ferite. Sul web circolano anche video con le immagini del pavimento della chiesa insanguinato. Il commando armato ha fatto irruzione durante il primo servizio domenicale. Testimoni hanno riferito che gli uomini armati cercavano una persona specifica, secondo una fonte un signore della droga che avevano prima cercato a casa dove gli era stato detto che era andato in chiesa. Quando lo hanno individuato gli hanno sparato, ma poi hanno aperto il fuoco in maniera indiscriminata anche sugli altri fedeli. Le forze di sicurezza hanno isolato l’area. Il commissario di Polizia dello Stato ha spiegato come alcune delle vittime hanno perso la vita all’istante e altre, invece, dopo il ricovero in ospedale. Dalle prime indagini parrebbe che il commando sia locale e la sparatoria il frutto di scontri tra comunità e territorio. Difficile, insomma, fare collegamenti con altri attentati avvenuti contro la comunità cristiana negli ultimi anni, quasi tutti firmati dall’organizzazione terroristica Boko Haram che dal 2011 ha firmato quasi duecento attacchi.

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