Onu sull'Isis: possibili nuovi attacchi entro fine 2019

03 ago 2019
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Riserve finanziarie fino a 300 milioni di dollari, un esercito potenziali di 30 mila foreign fighters ancora vivi e pronti all'azione in tutto il mondo, forte eventualità di nuovi attacchi terroristici entro la fine del 2019. Questo l'allarme lanciato nelle 24 pagine di un rapporto ONU sul terrorismo internazionale di matrice islamista. L'ISIS, sebbene fiaccato dal contrasto dell'Occidente, continua a rappresentare una forte minaccia. I rischi principali in Europa vengono dai circa 5.000/6.000 combattenti stranieri partiti per l'Iraq e la Siria. Di questi, il 75% si è unito all'ISIS, un terzo è stato ucciso, un altro terzo è detenuto nella regione o è fuggito altrove. Duemila sono tornati in Europa e questo fa sì che la minaccia resti alta. La ricerca dell'ONU, basata sui dati dei servizi d'intelligence dei Paesi membri, si concentra sull'Africa occidentale, che ha visto un notevole incremento degli attacchi compiuti da militanti islamici. Anche la potenza finanziaria dello stato islamico non appare in declino, sebbene il gruppo islamista abbia dovuto adattarsi e trovare altre forme di finanziamento. Le riserve ammontano a un totale compreso tra i 50 e i 300 milioni di dollari. L'ONU stima che l'ISIS sia in grado di dirigere fondi sia all'interno della zona di conflitto centrale, che a livello globale verso le affiliate nella sua rete. Mantiene inoltre l'accesso a denaro nascosto in Iraq, in Siria e nei paesi vicini, o custodito da soci di fiducia. Ha investimenti in imprese in Iraq, in Siria e in altri paesi. Secondo il rapporto, inoltre, senza dubbio le pressioni militari sull'ISIS hanno avuto un grande impatto sulla capacità del gruppo di aumentare le entrate in Iraq e in Siria all'inizio del 2019. Per questo lo stato islamico si sta adattando alla nuova situazione e fa affidamento sul contrabbando, sull'estorsione e sul rapimento per mantenere alto il flusso delle entrate. Quanto ai combattenti stranieri pronti all'azione, gli esperti precisano: le loro prospettive saranno di interesse internazionale per il prossimo futuro. Alcuni potrebbero unirsi ad Al-Qaida o ad altre sigle terroristiche, alcuni diventeranno leader o radicalizzatori. Un quadro preoccupante, che non fa che confermare la capacità dello stato islamico di riorganizzarsi dopo una battuta d'arresto degli ultimi mesi, il che impone all'occidente una vigilanza e un monitoraggio continui.

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