È un film purtroppo già visto: di nuovo gli Champs-Elysées, di nuovo le forze dell’ordine sotto tiro, di nuovo il terrore che afferra Parigi e non le dà pace. Come ad aprile un attacco terroristico compiuto da un solo uomo ha fatto risprofondare la capitale francese nell’angoscia. Allora a farne le spese fu un poliziotto freddato con due colpi alla testa mentre altri due rimasero feriti. Stavolta sul selciato rimane solo il terrorista. Tutto accade intorno alle 4 di pomeriggio, quando una macchina piena di esplosivi e armi si è lanciata contro un furgone della Polizia che percorreva gli Champs-Elysées. L’uomo al volante di una Renault Megane ha superato la camionetta degli agenti e l’ha urtata violentemente. Dopo lo scontro i gendarmi sono intervenuti per spegnere l’incendio ed estrarre l’aggressore gravemente ferito e poi deceduto. Il conducente aveva un kalashnikov ed era noto all’Intelligence. Nell’auto c’erano anche una bombola di gas e munizioni varie, per questo la macchina ha preso fuoco e forse nei piani doveva anche esplodere. Secondo quanto riferito dai media l’uomo di trentatré anni era schedato con la fiche “S”, che indica un sospetto radicalizzato. Ancora una volta le forze di sicurezza in Francia sono sotto attacco e ancora una volta c’è la conferma che, come ha sottolineato il Ministro dell’interno Collomb, il livello di minaccia è sempre alto ed è necessario varare la nuova legge antiterrorismo promessa dal Presidente Emmanuel Macron.