L'appuntamento è per il Summit sui sistemi alimentari che si svolgerà a settembre al Palazzo di Vetro a New York. Roma in questi giorni ha ospitato la fondamentale parte preparatoria. Per tre giorni i delegati da tutto il mondo hanno discusso per trovare punti comuni su temi ormai indifferibili. "Dallo spreco alle perdite alimentari, contrasto all'emergenza alimentare infantile e adolescenziale, tutto il tema della trasformazione ecologica dei sistemi alimentari, lo sviluppo delle tecnologie sostenibili." I protagonisti dei prossimi decenni saranno i piccoli, piccoli contadini, piccoli coltivatori, piccoli distributori. "I piccoli agricoltori sanno che cosa devono fare perché da anni combattono contro la vulnerabilità del clima, coinvolgerli aiuta anche i ricercatori e gli scienziati a capire determinate tecniche già in atto che possono aiutare anche gli stessi ricercatori a capire quali sono le soluzioni migliori." In altre parole per invertire la rotta occorre investire con una visione che non sia solo di profitto. "La pandemia ci ha insegnato anche che abbiamo un'unica possibilità di tutela della nostra salute in un approccio complessivo, cioè a dire, la salute della terra coincide con la salute degli animali e coincide con la salute dell'uomo. Non si può più aspettare, le colture, i pascoli ricevono un notevole impatto dal cambiamento climatico e questo di conseguenza va a inficiare sul reddito degli agricoltori stessi e anche sugli aspetti nutritivi del cibo." Il che significa prodotti più scadenti, alimentazione meno sana, aggravamento del bilancio che oggi nel mondo conta 800 milioni di persone malnutrite.