La storia secondo Vladimir Putin è spesso una lettura alla rovescia nella versione diffusa da noi in Occidente. Le idee del presidente russo emergono sempre più di frequente sui media russi in queste settimane in cui Putin sta lanciando la sua ennesima campagna elettorale per le presidenziali del 17 marzo dove raccoglierà l'ennesimo Plebiscito. Putin sarà un candidato indipendente non legato dunque al suo partito Russia Unita che, ovviamente, lo appoggerà per sottolineare il suo ruolo di unificatore nazionale; quasi da padre della Patria. Parlando del passato, Putin ha spiegato di essere stato ingenuo nei primi anni al potere rispetto alle intenzioni dei paesi occidentali che volevano disintegrare la Russia come era successo per l'Unione Sovietica. Addirittura, Putin sostiene che il consigliere del presidente degli Stati Uniti Brzezinski avesse un piano per dividere la Russia in cinque parti e sfruttare le sue risorse. Questo per quanto riguarda il passato. Sul presente, Putin ha definito invece fesserie le frasi di Biden secondo cui la Russia potrebbe attaccare i paesi della NATO se vincesse la guerra in Ucraina. Non abbiamo alcun interesse a combattere la NATO, né geopolitico né economico né militare. Il Cremlino spiega invece, è interessato a sviluppare le relazioni con i paesi che sostengono l'Ucraina nella guerra con la Russia e non ha alcuna disputa territoriale con loro. L'attacco è diretto agli Stati Uniti. Il presidente ha definito l'unico proprietario della NATO. Negativo il giudizio sull'ingresso della Finlandia che creerà problemi nelle relazioni con la Russia già evidenziati dalle chiusure dei confini per la questione dei migranti. Helsinki dice Putin, è stata trascinata della NATO, è una cosa senza senso, avevamo le relazioni più cordiali. Adesso invece la Russia ammasserà le forze militari anche nel distretto di San Pietroburgo vicino al confine con la Finlandia.