In Ucraina gli obiettivi "saranno raggiunti". La Russia aumenterà il proprio potenziale militare, anche nucleare. Se la guerra è una tragedia, Mosca non è responsabile. Questo il 2023 negli occhi e nella testa di Vladimir Putin. Mosca, fa sapere il Presidente russo incontrando i vertici della Difesa, dispiegherà presto i missili balistici intercontinentali Sarmat in risposta al via libera di Washington all'invio dei missili Patriot a Kiev. "Le capacità di combattimento delle nostre forze armate sono in costante aumento ogni giorno" rivendica, e poi sottolinea "la sicurezza sarà garantita in tutti i territori russi". Verranno attivate basi navali a Mariupol e Berdiansk, città dell'Ucraina occupate dai russi. Diventeranno, spiega il Ministro della Difesa russo Sergej Shojgu, basi per le navi di appoggio, unità per la riparazione delle navi della marina e da gennaio la flotta russa avrà a disposizione anche il nuovo missile da crociera ipersonico Zircon. "Non ci sono limiti al finanziamento delle Forze Armate", dice Putin, "daremo all'esercito tutto ciò che chiede". "I soldati russi impegnati in Ucraina", continua, "stanno combattendo valorosamente". Mentre Putin fissava gli obiettivi del 2023, l'ex Presidente russo Dmitri Medvedev, numero due del Consiglio di Sicurezza Nazionale incontrava a Pechino il Presidente Xi Jinping. L'alleanza tra i due paesi non è in discussione ma ancora una volta la Cina non si è esposta militarmente. Al contrario, si è ribadito la necessità di colloqui di pace e di una soluzione politica.