Il tavolo rettangolare per i due Presidenti e le First Lady, tavoli rotondi per gli ospiti. Alla Casa Bianca è servita la cena di Stato in onore dell’Italia. L’ultima di Obama è riservata per il nostro Paese, con il premier Renzi che sarà il quarto Presidente della storia repubblicana a ricevere il massimo dei riconoscimenti previsti dal protocollo americano. Lungo Pennsylvania Avenue lavorano da giorni per preparare l’evento. Black tie per gli uomini, abito da sera per le donne. Un menu pensato dallo chef star americano Mario Batali, che dalle origini italiane ha tratto ispirazione per una serie di portate all’insegna dei punti di contatto tra i due Paesi. Agnolotti con il ripieno di patate dolci; insalata di zucca con pecorino di New York; braciole di manzo con cremolata di rafano e cime di rapa. Per gli antipasti, le materie prime arrivano direttamente da dietro l’angolo, dall’orto di Michelle della Casa Bianca. La tavola sontuosa, con fiori, candele, posate dorate e bicchieri lavorati a mano è il simbolo istituzionale di una cena che vuole immortalare un legame forte tra Italia e America. Evento raro, riservato agli alleati chiave, considerato importante a tal punto da essere finanziato dal bilancio federale e non a carico dei budget ordinari. Il cerimoniale che si applica per una cena di Stato è lo stesso che si ripete da decine e decine di anni. Non viene toccato. Ogni minimo particolare viene curato nei dettagli, come la lista per gli ospiti, selezionati direttamente da Barack Obama e della First Lady Michelle. L’Italia porta con sé i nomi che l’hanno resa celebre: Giorgio Armani, Roberto Benigni, Paolo Sorrentino, simboli come Bebe Vio, Fabiola Gianotti, Paola Antonelli e Giusi Nicolini. E a rendere tutto rock ci penserà il concerto di Gwen Stefani, tre volte Grammy Award. Insomma, una vera e propria celebrazione per l’Italia. Questa volta, un vero ospite d’onore. “Buongiorno Italia, anche, tutti noi siamo qua, è uguale!”.