La corsa fuori dalla scuola, l'abbraccio con i genitori. Questi ragazzi ce l'hanno fatta sono riusciti a sfuggire alla sparatoria all'interno della loro scuola a Kazan, in Russia. Per altri invece non è andata così. All'interno dell'Istituto si sono sentiti diverse spari e un'esplosione, le urla e i tentativi di fuga. Un ragazzo, Ilnaz Galjaviev, avrebbe aperto il fuoco è tenuto in ostaggio insegnanti e alunni. Molti i feriti che si sono lanciati dal terzo piano per sfuggire ai proiettili. Le forze dell'ordine sono intervenute bloccando l'aggressore il 19enne Galjaviev, universitario ed ex alunno della scuola numero 175 di Kazan dove è avvenuta la strage, lui sarebbe ora in stato di fermo. Aveva annunciato il piano della strage sui social. Il sequestro tra i banchi di scuola ricorda quello del 2004 in Bielorussia, un attentato in una scuola a Beslan, allora un commando di terroristi, oggi un attacco solitario, ma le immagini della fuga dei ragazzini impauriti sono le stesse, i genitori fuori in attesa e quel senso di paura, ansia, insicurezza che in una scuola non si dovrebbe provare.