Vladimir Putin è tornato a sostegno del Presidente Donald Trump e lo ha fatto a reti unificate. Nella sua annuale maratona tv, in cui risponde per ore in diretta a selezionate domande che arrivano da tutto il Paese, il Presidente russo ha bollato ancora una volta come isteria l’accanimento dei media americani sul Russia Gate, vale a dire le presunte collusioni dello staff elettorale di Trump con esponenti del Governo russo. Ha denunciato che la Russofobia, che a suo dire si sta sviluppando negli Stati Uniti, è frutto di una crescente lotta politica interna. Putin ha poi usato il suo tradizionale sarcasmo sul caso delle conversazioni tra il Capo della Casa Bianca e il direttore dell’Fbi, James Comey, il quale sostiene di aver ricevuto pressioni per insabbiare le indagini sul Russia Gate. Comey ha passato le sue conversazioni con Trump ai media attraverso un amico. Ma allora, che differenza c’è tra lui ed Edward Snowden? Possiamo dare anche a lui asilo politico, ha scherzato Putin, riferendosi all’ex collaboratore della CIA che ha denunciato i programmi di sorveglianza di massa in America. La Russia comunque è interessata a normalizzare le relazioni con gli Stati Uniti che non considera un nemico, ha assicurato il leader del Cremlino, il quale ha invitato a una maggiore collaborazione a favore dell’ambiente nella lotta contro la proliferazione nucleare e la povertà. Siria e Ucraina dell’Est sono i dossier su cui Putin è convinto che non si possa trovare una soluzione senza una stretta cooperazione con Washington e ha ricordato che già nelle due guerre mondiali Stati Uniti e Russia sono stati alleati.