E' una cittadina libera Ilaria Salis l'attivista insegnante italiana arrestata a Budapest l'anno scorso a febbraio con l'accusa di aver aggredito alcuni manifestanti che partecipavano ad un corteo neonazista. Adesso grazie all'elezione al Parlamento Europeo avvenuto nelle scorse elezioni può tornare in Italia niente più braccialetto elettronico per lei niente più domiciliari, i suoi legali hanno spiegato che la donna non è più sottoposta ad alcuna misura cautelare dopo la decisione del Giudice ungherese della Corte Municipale di sospendere il processo penale a suo carico. La Salis ha così potuto lasciare la dimora dove stava scontando i domiciliari a Budapest. "Siccome vi è un provvedimento della Corte di Giustizia Europea che ha stabilito che l'immunità deve essere concessa fin dal momento della avvenuta elezione anche quindi prima della proclamazione che verrà fatta in Parlamento Europeo, il Giudice ha ritenuto quindi di doverla applicare immediatamente e di scarcerarla e di sospendere il procedimento penale che era in corso a Budapest". L'immunità parlamentare europea protegge gli Europarlamentari da arresti o restrizioni durante il mandato a meno che non siano colti in flagranza di reato. Felice la famiglia dell'insegnante che conta di riportarla in Italia entro lunedì. "Siamo molto contenti e che il coraggio che Ilaria soprattutto ci ha messo per uscire da questa situazione ha pagato". Se i Giudici adesso di Budapest volessero continuare procedimento giudiziario a suo carico dovrebbero chiedere al Parlamento Europeo di avviare la procedura di revoca dell'immunità dopo che naturalmente riprenderanno i lavori dei neo deputati eletti.























