Il presidente ucraino Zelensky è la persona dell'anno. A dirlo è il Financial Times; secondo il quotidiano economico finanziario britannico, ''Incarna la resilienza e il coraggio del suo popolo contro l'aggressione russa". Un posto nella storia che il presidente si sarebbe guadagnato per la sua leadership e la sua forza d'animo, tanto che il giornale lo accosta addirittura alla figura di Winston Churchill, il grande statista che usò la radio per radunare il suo paese, mentre lui, figlio dei tempi, per la stessa causa si è affidato ai social media. Proprio in queste ore, anche la sua città natale è sotto assedio, colpita da un attacco in cui si contano vittime e feriti. Così come agli aeroporti russi di Ryazan e Saràtov coinvolti da due esplosioni che hanno danneggiato almeno due bombardieri strategici. L'ipotesi è che si sia trattato di un raid delle forze di Kiev per sventare un imminente attacco contro l'Ucraina. Inoltre, le temperature che arrivano a meno 5 gradi, sono destinate a scendere ancora; così anche il freddo diventa un'arma di guerra. "I russi vogliono sfruttare l'inverno contro di noi; sarà una stagione molto difficile, ma dobbiamo resistere", esorta Zelensky mentre il Paese è alle prese con i nuovi blackout programmati. La Russia ha missili e più artiglieria, ma le manca qualcosa che abbiamo noi: la motivazione di lottare per la libertà, ha concluso il Presidente. Intanto, i civili continuano a morire. Nelle regioni di Lugansk e Donetsk ancora bombardamenti come a Kherson, dove solo nelle ultime ore, i raid russi sono stati più di 40. Con mortai, carri armati, artiglieria, vengono colpiti edifici privati e condomini. Non cessa la pioggia di missili. La controffensiva ucraina resta tutta concentrata sulla città di Bakhmut, uno snodo strategico per tutto il Donbass. Uno dei fronti attualmente più duri del conflitto.