Il 14 agosto in Serbia le proteste anti-governative sono esplose con violenza a Novi Sad e Belgrado, con scontri tra manifestanti, sostenitori del presidente Vucic e polizia. Nella seconda città del Paese, i dimostranti hanno devastato la sede del Partito Progressista Serbo, lanciando vernice e distruggendo arredi. A Belgrado, centinaia di persone si sono affrontate con fumogeni e petardi prima dell’intervento della polizia in assetto antisommossa. Le proteste, nate dopo il crollo della stazione di Novi Sad costato la vita a 16 persone, chiedono elezioni anticipate e accusano Vucic di corruzione e legami con la criminalità.























