Gli auguri di Natale al contingente italiano in Kosovo, è questo il cuore della visita di Antonio Tajani arrivato a Pristina a bordo di un aereo della Guardia di Finanza di pattuglia sull'Adriatico per il contrasto al traffico di stupefacenti e di esseri umani, dove il Vice Premier e il Ministro degli Esteri ha incontrato gli oltre 1000 militari italiani schierati nella missione NATO KFOR. Con il nostro Paese primo contributore tra le 29 nazioni presenti compresi i Paesi partner dell'Alleanza Atlantica, missione che dallo scorso 11 ottobre è tornata sotto il comando italiano affidato al Generale Enrico Barduani. "I primi segnali che arrivano sono positivi, ci auguriamo che continuino questi segnali che per noi sono fondamentali". Obiettivo della KFOR quello di contribuire al mantenimento di una cornice di sicurezza per le diverse comunità presenti in Kosovo sostenendo contemporaneamente il difficile processo di stabilizzazione che prosegue ormai da oltre 25 anni. I timori di possibili nuove tensioni settare in vista delle elezioni legislative del prossimo 9 febbraio sono state evidenziate dallo stesso Generale Barduani e dal Presidente Mattarella durante i tradizionali collegamenti prefestivi al Comando Operativo di Vertice Interforze con i teatri dove sono impiegati i nostri militari. Ed è proprio nell'ambito della stabilizzazione che opera anche EUREX, la più importante missione civile dell'Unione Europea con base a Pristina e con il compito di sostenere lo stato di diritto e lo sviluppo delle istituzioni kosovare. Ed infine il Ministro Tajani ha parlato anche della situazione in Siria.