Basta parole sulla Corea del Nord, la Cina sa che deve agire. Donald Trump, che si è detto deluso da Pechino, manda avanti la sua scudiera, Nikki Haley, l’ambasciatrice americana alle Nazioni Unite. Con questo tweet fa capire che gli Stati Uniti si aspettano che la Cina inizi a esercitare la sua influenza su Pyongyang per fermare l’escalation di tensione che il regime di Kim Jong-Un ha portato a livelli altissimi con i test balistici, con i missili intercontinentali effettuati nelle ultime settimane. Non solo, la Haley via Twitter precisa che anche il Giappone e la Corea del Sud dovrebbero aumentare la loro pressione perché questo non è un problema solo degli USA e richiede una soluzione internazionale, soluzione che al momento resta ancora quella diplomatica ma, come intimato dal generale Terrence O’Shaughnessy, comandante delle forze aeree USA nel Pacifico, gli Stati Uniti sono pronti ad usare la forza in modo massiccio, rapido e letale, se sarà necessario, come dimostrano le esercitazioni delle ultime ore sopra la penisola coreana, con caccia giapponesi e sudcoreani insieme a due bombardieri strategici americani, B1B, capaci di trasportare testate nucleari e fatti partire appositamente dalla base di Guam nell’Oceano Pacifico per rispondere al test missilistico della notte fra venerdì e sabato con cui Pyongyang ha dimostrato nuovamente di avere la tecnologia necessaria per toccare il suolo americano.