Trump Organization riconosciuta colpevole di frode fiscale

07 dic 2022
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15 anni di frodi fiscali, un vero e proprio schema orchestrato dai dirigenti della compagnia per aggirare le tasse falsificando i bilanci. La compagnia però non è una qualsiasi perché si chiama Trump Organization e il nome dell'ex presidente degli Stati Uniti, e probabile candidato repubblicano alle prossime elezioni, campeggia in lettere finto oro su alcuni dei palazzi più prestigiosi di Manhattan. La giuria della Corte Suprema dello stato di New York l'ha riconosciuta colpevole di 17 capi di imputazione criminali e l'ha condannata a pagare una multa da $1,6 milioni, briciole per una holding che si stima generi quasi mezzo miliardo l'anno di introiti. Ma il colpo di immagine sul suo proprietario, che non era tra gli indagati e aveva lasciato la gestione del business fondato dal padre ai due figli quando fu eletto alla Casa Bianca, è pesantissimo. La società gestisce proprietà immobiliari, grattacieli residenziali, hotel e campi da golf negli Stati Uniti e all'estero per centinaia di milioni. Ma secondo il procuratore distrettuale di Manhattan i suoi già ben pagati manager erano così avidi e inclini alla truffa che avevano messo in piedi un modo per evitare di pagare le fastidiose tasse su parte dei propri compensi facendoli figurare come benefit, cosette come appartamenti vista Central Park, Mercedes con autista, scuole private per figli e affini. Il castello, è il caso di dirlo, è cominciato a crollare ad agosto quando lo storico direttore finanziario Weisselberg si era dichiarato colpevole nel processo a suo carico, aprendo le porte a una investigazione più ampia. La Trump Organization ha annunciato appello e si considera parte lesa dai suoi dirigenti che l'avrebbero tradita. Ma nel procedimento è sembrato chiaro che i più alti vertici fossero invece a conoscenza dei trucchetti e li approvassero. Sull'ex presidente e i suoi figli pende ancora una causa civile, sempre per frode fiscale, intentata dalla procuratrice generale di New York, che Trump rigetta definendola "politicamente motivata".

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