Ha promesso la più grande espulsione nella storia dell'America. Donald Trump, secondo autorevoli testate USA, intende ora realizzarla con un piano di rimpatri di massa dei migranti già martedì, nel suo primo giorno operativo da Presidente. Un raid di una settimana a Chicago con 200 agenti per inviare un messaggio alle città santuario, quelle in cui le autorità democratiche, secondo il Presidente eletto, proteggerebbero i migranti non facendo rispettare le leggi. La connessione tra immigrazione e delinquenza è stato uno dei punti focali della campagna elettorale di Trump, sostenuto anche da un gran numero di latinos. L'operazione sarebbe rivolta alle persone con precedenti penali, inclusi reati minori, ma potrebbero essere coinvolti eventuali illegali presenti al momento dell'intervento. Secondo il New York Times Trump potrebbe dichiarare emergenza nazionale e utilizzare l'esercito, allargando l'azione ad altre città come New York, Denver, Los Angeles e Miami. Trump avrebbe rifiutato di confrontarsi con i governi dei Paesi latini come il Messico, Guatemala o Honduras a cui avrebbe inviato dei messaggi. Al confine di Juarez, la grande città messicana gemella di El Paso, migliaia di migranti sono in coda. Una donna racconta di essere in fuga dalla violenza nel suo paese.