Washington D.C. come Gotham City. Il Presidente americano la definisce sporca, insicura e disgustosa, una pessima vetrina per il Paese. Per risolvere il problema invia federali e 800 uomini della Guardia Nazionale, dando l'annuncio in conferenza stampa: "Io metto D.C. sotto il controllo federale diretto del Dipartimento di Polizia. Saranno loro a ristabilire la legge e la sicurezza pubblica a Washington D.C. e lo faranno nella maniera corretta". La decisione di Trump potrà forse guadagnare consensi, ma è la soluzione a un problema che non esiste e nega l'evidenza. La criminalità nella capitale degli Stati Uniti è al minimo storico degli ultimi trent'anni. Secondo i dati della Polizia di Washington D.C., i crimini violenti sono diminuiti del 26% rispetto allo scorso anno. Ancora una volta la politica di Trump è un fatto di narrazione. Le forze dell'ordine locali, fa sapere il Presidente americano, inizieranno immediatamente massicce operazioni di contrasto contro bande note, spacciatori e reti criminali, per toglierli dalla strada e magari farli uscire dal Paese. Trump ha anche affermato che si sarebbe sbarazzato delle baraccopoli a Washington D.C. e che modificherà la legge sulla cauzione: "Dovrò convincere i Repubblicani a votare", ha proseguito il Presidente, "perché i Democratici sono deboli sulla criminalità". L'idea di Trump è quella di partire da Washington per poi estendere i provvedimenti ad altre città democratiche, come Chicago e New York. Nessun cenno ai centri urbani di Stati a guida repubblicana. Centri che pure hanno rilevanti problemi di criminalità. L'amministrazione americana sta anche valutando la possibilità di riclassificare la marijuana, ma su questo il Presidente prenderà una decisione nelle prossime settimane. "Quando il popolo ha paura del governo, allora c'è tirannia", l'ha detto Thomas Jefferson. L'hanno ripetuto i manifestanti, che mentre il Presidente annunciava i piani per la sicurezza, protestavano fuori dai cancelli della Casa Bianca. .























