L'Ucraina sta perdendo la battaglia del Donbass. A vincere in questo momento è la potenza superiore dell' artiglieria russa, i militari ammettono che l'Esercito Russo sta avanzando verso Lysiansk e Severodonetsk, le ultime città in mano ucraina, nella provincia di Lugansk. Qui le vittime civili degli ultimi bombardamenti sono stati almeno venti ed è stata colpita anche una scuola. I soldati ucraini rischiano di essere accerchiati visto che l'attacco è da tre lati e la situazione è in peggioramento. Anche Zelensky ha parlato di un Donbass distrutto, ridotto un inferno. Le città e i villaggi conquistati dai russi sono rasi al suolo e deserti, il modello quello di Mariupol e prima di Aleppo in Siria, città distrutte dalle bombe e abbandonate per non perdere truppe nei combattimenti; le difese ucraine sono al limite, sopraffatte per numero di soldati nemici e soprattutto dalla potenza di fuoco russa, senza l'arrivo di altre armi pesanti da parte dell'occidente sarà difficile resistere. Il Ministro della Difesa di Mosca fa sapere che, a breve, il suo Esercito controllerà tutta la regione di Lugansk, quella di Donetsk seguirà subito dopo. A quel punto l'obiettivo della campagna militare russa potrebbe dirsi concluso. Intanto arrivano dati e immagini terribili sul fronte dei crimini di guerra, per l'Ucraina i possibili casi potrebbero essere oltre 11000; un nuovo video mostra civili imprigionati dai soldati russi a Bucha, alle porte di Kiev, e poi giustiziati. Dopo la liberazione delle aree intorno a Kharkiv sono in aumento anche le cifre che emergono sugli stupri commessi dai soldati russi, numeri inquietanti sarebbero più di 400 in totale e molti di questi sarebbe su bambini e bambine sotto i dieci anni.