La notizia che ha raggiunto Yulia Tsyvova è quella che una madre non vorrebbe ricevere mai. Il figlio di 19 anni è morto, quella che però è una tragedia privata assume un valore politico perché sarebbe, il condizionale è d'obbligo, la prima vittima ufficiale della Moskva, l'Ammiraglia affondata nel Mar Nero, secondo gli ucraini grazie a un loro blitz, secondo i russi a causa di un non ben identificato incendio a bordo. Il senso che circonda la vicenda è comunque assoluto, solo poche immagini della nave sono trapelate sul web. Intanto a Mosca prosegue la controffensiva della propaganda, con Putin che attacca sul fronte economico. Insomma nella versione putiniana, come del resto sosteneva fin dall'inizio dell'invasione, le conseguenze nel breve periodo in Russia sarebbero state limitate e sotto controllo e così, secondo lo Zar, sono andate le cose. Poco prima però la Banca Centrale russa, pur confermando la tenuta dell'inflazione a stabilità del sistema bancario, aveva fatto filtrare qualche perplessità. Le sanzioni imposte dopo il conflitto in Ucraina, aveva affermato la governatrice Elvira Nabiullina, hanno colpito in un primo momento il mercato finanziario, anche se ora avranno un impatto più forte sull'economia russa. Il periodo in cui l'economia può vivere sulle scorte è limitato, ha concluso. Convinto delle sue ragioni però Putin ha ribadito anche la necessità di accelerare il passaggio al commercio in valute nazionali in nuove condizioni. Che lo Zar ammettesse difficoltà sul terreno su cui l'occidente ha fatto più affidamento era improbabile, è vero che la valuta russa dopo una picchiata iniziale sul mercato dei cambi ha recuperato terreno e come a confermare la sua visione del conflitto Vladimir Putin ha decorato la sessantaquattresima Brigata dei fucilieri, che l'Ucraina ha accusato di aver partecipato ai massacri dei civili commessi a Bucha, vicino a Kiev, insomma non è ancora tempo per riflessioni critiche.