Sono 100 giorni di guerra e i numeri li ha dati ieri il presidente Zelensky, ha parlato di un 20% del Paese in mano ai russi, con questa invasione che è partita il 24 di febbraio, ha parlato di 1.000 km di una linea del fronte dove si combatte non ovunque, ma molto duramente, perché da nord a Kharkiv fino a giù, Zaporizhzhia e Kherson, sono più di 1.000 km della linea del fronte, 2.600 gli insediamenti da liberare, ha detto Zelensky, e poi ha fatto il numero delle vittime ogni giorno, dei soldati, fra i 60 e i 100 in questo momento stanno morendo e 450-500 sono i feriti. Sono numeri molto alti, perché se li spalmiamo sul mese, fanno fra i 1.800 e i 3.000 morti al mese. In particolare la battaglia, lo sappiamo, quella più dura è quella per il Donbass, Severodonetsk che è ormai conquistata all'80% dai russi a Lysychansk che è la città gemella, e poi ancora Sloviansk, ieri il sindaco ha dato l'ordine di evacuazione. Dunque, situazione particolarmente complicata, c'è attesa per queste armi che sia Stati Uniti che Gran Bretagna in particolare hanno promesso, gli M270 la Gran Bretagna e gli Himars gli Stati Uniti, hanno un raggio di 80 km, devono ancora arrivare al fronte, ma sono comunque ... una gittata superiore al doppio di quella che finora è stata a disposizione dell'esercito ucraino. L'intenzione di Zelensky, ribadita anche nelle ultime ore, è di riconquistare il terreno perduto. Certo questa è una prospettiva di lungo periodo, come ha anche detto il Segretario generale della NATO ieri, Stoltenberg.