Ancora bombe e missili sull'Ucraina questa volta anche al confine con l'UE mettendo in allerta Polonia e Romania. Due attacchi missilistici hanno colpito i due aeroporti a nord e a sud di Leopoli, la città rifugio per gli sfollati, quello di Ivano-Frankivsk e quello di Lutsk nell'ovest del paese, fin qui risparmiato dai missili russi. Ma è sul fronte orientale che l'offensiva di Putin sia aerea che di terra è più intensa. La città di Mariupol è stata circondata dalle truppe della Federazione Russa, i ponti sono stati fatti saltare e le strade minate. A Kiev che si prepara per l'assedio, le sirene antiaeree suonano in continuazione. La capitale sarebbe stata circondata, e il convoglio russo che si dirigeva verso la città, si starebbe riposizionando, segno per l'intelligence britannica di un attacco imminente. Bombe anche su Dnipro e su Kharkiv, città che dall'inizio dell'invasione non sembra trovare pace. Colpiti con un attacco missilistico un istituto psichiatrico e un centro di ricerca nucleare. Le autorità dell'autoproclamata Repubblica di Donetsk, affermano invece, di aver preso il controllo della città di Volnovakha, senza acqua Cernihiv, dopo i bombardamenti russi. Rapito il sindaco di Melitopol nell'Oblast Zaporizhzhia che si rifiutava di collaborare con le forze armate russe. Raggiunto da 10 uomini è stato portato via con un sacchetto nero in testa. Nella serata era prevista un invasione da parte della Bielorussia in risposta ad un attacco "False Flag" portato avanti dalla Russia. Le autorità di Minsk hanno prontamente smentito e il pentagono ha dichiarato di non avere notizie in merito.