Si combatte nella regione di Kherson dove l'esercito di Mosca, rende noto il Ministero della Difesa russo, sta mantenendo le posizioni respingendo gli attacchi delle forze militari di Kiev impegnate da giorni nella controffensiva nel sud del paese, la più grande avanzata dall'inizio del conflitto. Ed è scambio di accuse sugli attacchi alla centrale di Zaporizhzhia. Mosca accusa Kiev di aver colpito l'area con almeno 43 proiettili, per gli ucraini è invece Mosca ad aver bombardato la zona con missili a frammentazione. Attacchi che nella regione di Kiev, denunciano le autorità locali, sono stati condotti da droni kamikaze iraniani che hanno provocato incendi e danni alle infrastrutture. Torneremo nelle aree occupate, promette il Cremlino, nel giorno in cui il Presidente russo Putin ha firmato il documento di annessione delle quattro regioni ucraine, come previsto dai referendum considerati una farsa da Kiev e della comunità internazionale, ma che il Presidente russo definisce perfettamente trasparenti, convincenti, oggettivi. La situazione delle aree annesse si stabilizzerà con il tempo, sostiene Putin, che dice di avere grande rispetto per il popolo ucraino nonostante la situazione attuale. A ciò che accade sul campo guarda con attenzione la diplomazia internazionale, ad un conflitto che vive una nuova fase particolarmente pericolosa perché, nelle parole dell'Alto Rappresentante della politica estera dell'Unione Europea Josep Borrell, è una guerra tradizionale contro una potenza nucleare. E mentre Bruxelles da il via libera all'ottavo pacchetto di sanzioni, fissato un tetto al prezzo del petrolio russo anche se importato da paesi terzi, a Mosca l'ambasciatore italiano è stato convocato dal viceministro degli Esteri per un colloquio sulla situazione attuale delle relazioni della Russia con l'Occidente.