Tra l'ottimismo di Vance e il secco aut aut di Rubio si gioca il futuro della possibilità di tregua tra Russia e Ucraina. I mediatori americani hanno fino ad ora constatato i poverissimi passi in avanti fatti dai negoziati, e le bombe che continuano a cadere sull'Ucraina. Così il segretario di Stato Marco Rubio, prima di lasciare l'incontro a Parigi sul futuro del paese, ha voluto essere chiaro. Gli Stati Uniti, insomma, secondo Rubio hanno cose più importanti su cui concentrarsi. Se l'Europa vuole, ha detto, può occuparsi lei della questione ucraina, ma la disponibilità dell'America a fungere da mediatrice ha un limite temporale. Alle parole di Rubio risponde il Ministro degli Esteri russo Lavrov, sostiene che dei progressi siano stati fatti e che però le trattative siano molto complesse. Sembrano queste dichiarazioni in linea con la tattica russa di continuare a prendere tempo favorita dai successi sul campo di battaglia. La speranza è che le parole di Rubio siano invece una sorta di ultimatum fatto con la consapevolezza che un accordo si sta avvicinando, come ha detto Vance, del resto, nonostante le numerose riunioni su più livelli, ancora l'Europa non è riuscita a trovare il modo di dare opportune garanzie di sicurezza a Kiev senza l'aiuto degli Stati Uniti. Quindi un totale disimpegno di Washington dalla questione ucraina, sarebbe di fatto una vittoria prima politica e poi presumibilmente militare per Mosca. .