Se la parola d'ordine dei giorni scorsi era invasione, ora è De-escalation. La Russia, ha ritirato alcuni dei suoi soldati dal confine ucraino. Tutto come previsto, spiega Mosca, hanno finito le esercitazioni, ma il Cremlino, ha anche aperto nuovamente al dialogo. Con un Occidente, che ora, dice Putin ha iniziato a prendere in considerazione alcune proposte. Proposte che in serata, il Presidente Biden ha ribadito, offrendo un trattato scritto ai russi. D'altra parte la Nato, i vari paesi europei e lo stesso Presidente americano Biden chiedono che, effettivamente, venga rimossa la morsa militare intorno l'Ucraina che è ancora presente. Insomma la De-escalation, non deve essere solo annunciata, ma anche messa in pratica. "Il Ministero della Difesa Russo, oggi ha riportato che alcuni militari stanno lasciando il confine ucraino, Questa è una cosa positiva, ma non l'abbiamo ancora verificata. Non abbiamo ancora verificato, se queste unità stanno tornando a casa". Tutti però riconoscono, che i toni delle ultime 24 ore sono cambiati. Putin, ha accolto con favore la proposta di Scholtz, di un dialogo continuo con la Nato. Ha ribadito di non volere una guerra, ma su un punto ha insistito. La questione, della partecipazione dell'Ucraina all'alleanza Atlantica, che Mosca non vuole va risolta subito, non va solo rimandata. "Quando sarà allora accolta? quando sarà accetata nella Nato? Quando sarà pronta, Quando tutto quanto sarà stato preparato, a quel punto sarà troppo tardi per noi. Per questo motivo, dobbiamo risolvere questa questione oggi". Il dialogo tra Russia e Alleanza Atlantica, in primis gli Stati Uniti, deve insomma ancora continuare. Molte sono le cose irrisolte, ma arrivati ad un passo dalla guerra, sembra che tutti abbiano scelto di evitare il disastro. Ognuno cercando di far passare la De-escalation, come successo di casa propria.























