Le forze armate russe hanno preso il controllo dell'insediamento di Udy, nella regione di Kharkiv. I combattimenti continuano intensi, ma non si registrano sostanziali modifiche alla linea del fronte. Gli scontri, accompagnati da bombardamenti di artiglieria e razzi, investono in particolare il territorio del Donbass. Nella regione di Kramatorsk i russi hanno anche effettuato attacchi aerei. Intorno a Sloviansk le forze di Mosca hanno cercato, senza successo, di sfondare le linee di difesa dell'area di Dolyna. 70 chilometri più ad Est, a Rubizhne, cessato il roboare dei combattimenti, qualcuno cerca di dare una degna sepoltura ai propri cari, gettati dai russi in fosse comuni. Nuovi bombardamenti sono segnalati lungo la linea di contatto nella regione di Zaporizhzhia, non lontano da dove si trova la centrale nucleare. Il governo filo-russo locale starebbe valutando l'ipotesi di spegnerla. Una procedura molto delicata. O forse un modo per portare avanti il piano di Mosca di scollegare l'impianto dalla rete elettrica ucraina per collegarlo a quello della Crimea. Mentre la Russia accusa Kiev di avere colpito la centrale idroelettrica di Kakhovka, sul fiume Dnipro, vicino a Cherson. Nel frattempo Kiev porta avanti l'evacuazione dei connazionali rimasti nei territorio della regione di Cherson occupati delle forze russe. Dal 24 febbraio circa il 50% dei residenti è fuggito. Ora all'appello mancano ancora almeno altre 20mila persone. Il Governo centrale, 2 settimane fa, ha imposto a tutti i civili di lasciare l'area. Una misura simile potrebbe essere introdotta anche in altre regioni interessate dai continui combattimenti.