Qui a Kiev, in realtà la situazione è abbastanza normale. Ieri ha parlato il Presidente Zelenskij, ha convocato tutta la stampa estera per invitare l'occidente a non gettare il panico sulla situazione, nel senso, ha detto qua si immagina, stando ai media occidentali, che stiano già invadendo il Paese, non è così. Il problema principale per l'Ucraina è la destabilizzazione, una destabilizzazione e il colpire la nostra economia. Un'economia che è ancora debolissima. Ieri in effetti ha parlato Macron con Putin, provando a tracciare una via per la de-escalation, Putin ha detto che gli Stati Uniti non hanno accolto le loro preoccupazioni. D'altra parte Macron ha invitato Putin a rispettare la sovranità dei Paesi vicini. Perché, sta di fatto che, la NATO lo conferma, la Russia sta continuando ad ammassare truppe al confine: sono già 127mila, ieri sarebbero arrivati anche gli ospedali da campo. Mentre dall'Ucraina si invita, appunto, a non gettare il panico, il Presidente Zelenskij ha detto, attenzione a ritirare i diplomatici, come hanno fatto Stati Uniti e Gran Bretagnia, è stato un errore, piuttosto aiutateci sulla via diplomatica. Anche Boris Johnson ha detto che parlerà con Putin nei prossimi giorni, nel pieno della sua bufera, comunque interverrà. Ad aiutare l'Ucraina ci sono senz'altro gli Stati Uniti, che stanno mandando aiuti militari, c'è anche la Turchia che ha mandato droni e Erdogan proverà a mediare, da membro della NATO, nei prossimi giorni, venendo qui a Kiev il 3 febbraio. Dall'altra parte c'è la Cina che invita tutti, anche gli Stati Uniti, a considerare le preoccupazioni russe. Detto questo ci sono ancora incontri diplomatici nei prossimi giorni, ma contemporaneamente gli ucraini si stanno preparando, perché in molti si arruolano e è stato distribuito, per esempio, alla popolazione un PDF, di 25 pagine, mandato per mail a milioni di persone, in cui si spiega che cosa fare in caso di guerra, con dettagli sui kit sanitari, su come tenere a casa le luci, anche se ci sono dei tagli di corrente. Insomma un po' ci si prepara.