Il loro viaggio era iniziato nel cuore dell'Africa, in Afghanistan, in Iraq. E dopo aver pagato i trafficanti oltre 5 mila euro per attraversare il canale della Manica e aver visto la morte in faccia intorno alle 3 del mattino, in 43 sono stati tratti in salvo e portati al sicuro nel porto di Dover. Un autentico miracolo di Natale, perché almeno fino a metà mattinata si era temuta un'ecatombe, pari, se non peggiore di quella avvenuta poco più di un anno fa e costata la vita a 31 persone. In almeno 4 non ce l'hanno fatta, risucchiati dal buio della notte e dalle temperature sotto lo zero. L'incidente è accaduto a metà strada tra le spiagge francesi di Calais e la costa britannica all'argo di Dungeness, nel Kent. Nonostante gli sforzi e i proclami del governo, continuano ad aumentare i migranti che cercano di arrivare illegalmente nel Regno Unito, complice la promessa dell'esecutivo di una stretta nelle richieste di asilo. E la Manica rischia di trasformarsi in un nuovo Mediterraneo, cimitero di persone in cerca di una vita migliore. Solo poche ore prima del tragico incidente, il primo ministro, Rishi Sunak, aveva annunciato nuove misure per frenare gli sbarchi e accelerare il rimpatrio di migranti albanesi dopo un accordo con Tirana. Il Ministro dell'Interno Suella Braverman, che in un recente passato aveva parlato di invasione, ha riferito alla Camera sull'accaduto, dicendo che l'obiettivo dell'esecutivo è quello di distruggere il modello di business dei trafficanti di persone, malvagi, criminali organizzati che trattano gli esseri umani come merci.























