Uomo apre il fuoco su una scuola negli Usa, 4 vittime

15 nov 2017
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Si continua a morire, negli Stati Uniti, a causa della follia di un singolo e delle armi: dopo Las Vegas e il Texas, questa è la volta della California del Nord, nella contea di Tehama. Un uomo, fra l’altro già noto alla polizia, ha iniziato a sparare dopo una lite domestica, e ha continuato a farlo una volta salito in macchina. Ha creato il panico in sette differenti luoghi, fra cui una scuola, con il suo fucile semiautomatico e le altre due pistole che aveva con sé. Alla fine, il bilancio è di quattro morti e almeno tre bambini feriti. Il responsabile è stato invece ucciso dalla polizia, ma questa storia, a poco più di una settimana dall’ultima sparatoria in una chiesa del Texas, dove sono morte 26 persone, riapre nuovamente il dibattito sulle armi e sul secondo emendamento, che riconosce ad ogni cittadino il diritto di averne una, e che viene difeso e quasi considerato sacro negli Stati Uniti, da molti conservatori e non solo. “È la persona, non l’arma, che uccide”, si continua a ripetere, anche di fronte a queste stragi, ormai quotidiane, ignorando così i numeri che parlano chiaro. Le armi sono la seconda causa di morte negli USA per i bambini e i ragazzi fra gli zero e i vent’anni, e oltre il 90 per cento di tutti i minori che muoiono nei paesi occidentali, per colpa di un proiettile, si trova negli Stati Uniti.

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