Continuano le manifestazioni di protesta in tutti gli Stati Uniti contro la decisione della Corte Suprema di abolire il diritto costituzionale all'aborto sancito dalla sentenza Roe contro Wade. A Phoenix, in Arizona, ci sono stati scontri e decine di persone hanno cercato di entrare nel Parlamento dello Stato e la Polizia ha dovuto lanciare lacrimogeni per disperdere i manifestanti. Il presidente Joe Biden ha definito la decisione della Corte un errore terribile e ha promesso che farà tutto il possibile per trovare una soluzione, incluso l'utilizzo del potere esecutivo. Inoltre, la press secretary, Karine Jean Pierre, ha detto che la Casa Bianca non solo, tutelerà le donne che sceglieranno di abortire, ma che stanno preparando diversi ricorsi contro quegli Stati che, oltre a rendere illegale l'aborto nel proprio territorio, imporranno sanzioni di qualsiasi tipo contro chi deciderà di andare in uno stato dove l'aborto è legale per interrompere la gravidanza. E, rispondendo alla domanda di un giornalista ha aggiunto che, il presidente non intende aumentare il numero dei giudici della Corte Suprema che attualmente è di 9, di cui 5 nominati da presidenti repubblicani. Se da un lato si protesta per la perdita di un diritto costituzionale durato 50 anni, dall'altro, l'America fa un piccolo passo avanti per contrastare le sparatorie di massa. Infatti, con 234 voti a favore e 201 contrari, il Congresso ha passato una legge subito firmata dal presidente prima di partire per il G7, che obbliga tutti i giovani tra i 18 e 21 anni a superare un accurato e dettagliato controllo della fedina penale, ma che non blocca l'acquisto dei fucili d'assalto, come richiesto dai democratici. Inoltre, con l'introduzione del red fleight , le autorità potranno confiscare armi a persone pericolose, violente, e malate di mente. Una strada ancora tutta in salita per un diritto, quello del possesso di armi da fuoco tutelato dalla Costituzione americana. Tg24 Washington.