Nel mondo della diplomazia, fatto di protocolli e tradizioni e dove la forma è sostanza, nulla accade per caso e tutti i segnali hanno un significato. Che in epoca di incontri virtuali e videoconferenze, il primo rappresentante di governo ad essere ricevuto a Washington, dalla nuova amministrazione americana sia italiano, non è un dettaglio. Tanto più, che Luigi Di Maio e Antony Blinken, si erano incontrati appena tre settimane fa a Bruxelles e che il Segretario di Stato a Bruxelles torna oggi. E invece, con l'occasione di celebrare i 160 anni delle relazioni italo-americane, il Ministro degli Esteri è stato invitato al Dipartimento di Stato, dove il faccia a faccia con il capo della diplomazia di Biden, si è trasformato in un mini summit al quale ha partecipato anche John Kerry, inviato speciale del Presidente per il clima. L'Italia presiede il G20 che si terrà a Roma a fine ottobre e la lotta al riscaldamento globale è, per questa Casa Bianca, una questione politica ed economica prioritaria, che incassa anche il sostegno del nostro Governo. Da parte sua Di Maio, che in mattina ha avuto un colloquio, questo sì virtuale, con il virologo Fauci, ha segnalato l'interesse del nostro Paese a comprendere meglio le strategie di vaccinazione e di esportazione delle fiale dell'amministrazione statunitense. "Con Blinken, con l'amministrazione degli Stati Uniti, concordiamo sul fatto che nei prossimi mesi dobbiamo accelerare, insieme, la campagna vaccinale. Ho avuto modo di parlare anche di tutti i dettagli della loro campagna vaccinale ed è chiaro che mettere in sicurezza il prima possibile gli Stati Uniti, permetterà un'accelerazione anche, nei prossimi mesi, per quanto riguarda l'Europa". Dove sono invece gli Stati Uniti a cercare la sponda italiana, è nella stabilizzazione dell'area mediterranea. Al momento per Washington, che pianifica il disimpegno militare da Afghanistan e Iraq, occuparsi di Nord Africa è meno urgente che fronteggiare Cina o Russia. "Adesso c'è un Governo unitario in Libia, con il quale possiamo dialogare per stabilizzare definitivamente la Libia, quindi fermare i flussi migratori, fermare il rischio terrorismo e aumentare anche le opportunità per le nostre imprese". La missione americana di Di Maio, che ha visto anche incontri con esponenti dei principali "think tank", prosegue oggi con un saluto alla speaker della camera Nancy Pelosi e un omaggio al poliziotto ucciso a inizio aprile, davanti al Campidoglio.