Il pacchetto avrà lo stesso effetto dei precedenti, l'aggravarsi dei problemi socio-economici nella stessa UE. Maria Zakharova replica così, sprezzante, alla decisione dell'Europa di un nono pacchetto di sanzioni contro la Russia. E la Russia, insomma, rimane granitica nelle sue posizioni, ma anche nella strategia. L'armata prosegue infatti nella sua campagna di bombardamenti a tappeto colpendo tutta l'Ucraina e mirando soprattutto alle infrastrutture civili. Nelle ultime 24 ore la Russia ha intensificato gli attacchi e gli allarmi aerei hanno risuonato per tutto il giorno anche nella capitale. La devastazione è tale che solo un terzo degli abitanti ha accesso ai servizi essenziali, ha denunciato il sindaco di Kiev Vitali Klitschko. Non mancano però i segnali di nervosismo anche da parte di Mosca. Putin venerdì ha incontrato i vertici militari per discutere dell'operazione speciale ed elaborare nuove strategie. Resta l'incognita del prossimo attacco dell'armata, si pensa a gennaio o febbraio e dopo l'offensiva aerea si teme un'altra offensiva via terra, forse dalla Bielorussia. Putin lunedì volerà a Minsk per incontrare l'alleato Alexander Lukashenko e si teme che si discuterà proprio di questo. Nel frattempo Mosca, per la prima volta, ha impiegato anche i bombardieri strategici Tupolev 95 negli attacchi. Sono giganteschi aerei ad ampio raggio che possono trasportare anche ordigni nucleari. Ma non è tanto questo il motivo, quanto perché possono evitare il decollo dalle basi in Crimea, ritenute vulnerabili agli attacchi ucraini. Ucraini che, in un prossimo futuro, potrebbero venire in possesso dei temuti missili Patriot. Biden non ha risposto esplicitamente e Mosca ha parlato di provocazione, ma il vero timore è che se fosse confermato l'invio delle batterie di missili anti-aerei, il conflitto potrebbe cambiare direzione. Intanto l'inverno alla fine è arrivato e la lotta al freddo è micidiale quanto quella agli attacchi russi. L'Ucraina però non si piega. Mentre giungono indiscrezioni sempre più dettagliate sul malcontento delle truppe russe male equipaggiate e ancor peggio addestrate. Il nemico più infido per Vladimir Putin.























