La ristrutturazione del Presidente Zelensky è iniziata. Gli obiettivi da raggiungere sono chiari e per portarli a termine è necessario compiere alcuni passi preparatori. il Presidente annuncerà un rimpasto di governo di oltre il 50% del suo esecutivo. L'elenco definitivo arriverà a breve. Il prossimo a cadere dovrebbe essere proprio il ministro degli Esteri Kuleba, rimpiazzato pare con il suo vice. Ecco spiegate le dimissioni dei ministri delle ultime ore, la vicepremier ucraina per l'integrazione europea ed euro-atlantica, il ministro della Giustizia, il ministro delle Industrie strategiche e il ministro dell'Ambiente. Zelensky vuole maggiore interazione tra il governo centrale e le comunità, rafforzare la cooperazione con la Nato, facilitare gli investimenti nei settori strategici, avviare i negoziati con l'unione europea ed infine contrastare la propaganda russa, proteggendo il patrimonio culturale dell’Ucraina. Intanto la guerra sul campo va avanti, le forze russe hanno lanciato missili balistici sulla città di Poltava, colpendo diversi edifici, tra cui un istituto scolastico e un ospedale. Decine di persone sono morte e centinaia sono state ferite. Missili russi anche a Zaporizhzhya, la più grande centrale nucleare d’Europa, sotto il controllo russo dal 2022. Il capo dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica Rafael Mariano Grossi, ha espresso forti preoccupazioni per l'integrità della centrale ucraina e ha fatto sapere di aver discusso con il Presidente ucraino anche della sicurezza della centrale nucleare russa di Kursk, ora sotto controllo delle truppe di Kiev che da agosto hanno iniziato l'incursione nella Regione russa e di cui intendono mantenere il controllo indefinitamente, come detto proprio dal Presidente Zelesnsky ai microfoni di Nbc.