Proroghiamo le misure restrittive sino al 3 maggio. Una decisione difficile, ma una decisione necessaria di cui naturalmente mi assumo tutta la responsabilità politica. È una decisione che ho assunto dopo diversi incontri tenuti con la squadra dei Ministri, con gli esperti del nostro comitato tecnico-scientifico, con le Regioni, le Province e i Comuni, con i sindacati e il mondo delle imprese, dell'industria, con le associazioni di categoria. Il comitato tecnico scientifico ci ha dato una conferma: i segnali della curva epidemiologica sono incoraggianti. Ci sono evidenti indicazioni che le misure di contenimento sin qui adottate dal Governo, stanno dando dei frutti, stanno funzionando. Stiamo ricevendo anche importanti riconoscimenti. L'ufficio europeo dell'Organizzazione Mondiale della Sanità ha ribadito che l'Italia si sta dimostrando un esempio anche per altri Paesi nelle misure di reazione per tutelare la salute dei cittadini, ma proprio per questo non possiamo vanificare gli sforzi sin qui compiuti, se noi cedessimo adesso rischieremmo, come c'è stato anche raccomandato dai nostri esperti, che tutti i risultati positivi sin qui conseguiti potremmo perderli. Sarebbe una grande frustrazione per tutti, perché dovremmo ripartire da capo e, potete immaginare, anche con un aumento del numero dei decessi e delle vittime. Dobbiamo, quindi, continuare a mantenere alta la soglia dell'attenzione, lo dobbiamo fare anche adesso che si avvicina la Pasqua, che siamo ormai prossimi alla Pasqua, lo dobbiamo fare anche per i ponti del 25 aprile, la festa della Liberazione, per il primo maggio, il ponte del primo maggio, la festa del lavoro.