Al centro di un ampio dibattito durante la settimana del lockdown, il nodo scuola che vedeva divisa la stessa maggioranza, si è sciolto. Giuseppe Conte trova la mediazione; il concorso per l'assunzione dei docenti ci sarà, ma dopo l’estate e non sarà più a crocette, ma con una prova scritta. I precari nel frattempo verranno assunti con contratti di un anno, rispettando le graduatorie provinciali. Un compromesso, quindi, tra le richieste del Ministro Azzolina, il Movimento 5 Stelle e Italia viva, schierati a favore del merito e Partito Democratico, Leo e sindacati contrari ai quiz con crocette e favorevoli, invece, alla stabilizzazione dei precari. Una mediazione necessaria che mette al sicuro l'iter del decreto all'esame del Senato. “La soluzione individuata sui concorsi è una mediazione di buon senso. Ci consente di mantenere la selettività, ma di evitare un concorso lotteria a crocette in estate in piena pandemia. La maggioranza ha fatto passi in avanti importanti e adesso finalmente è possibile riportare serenità al mondo della scuola per ripensare uniti la ripartenza a settembre. Questa è la priorità assoluta”. “La proposta di Conte ci trova assolutamente d'accordo. Ci sono 78.000 insegnanti da assumere per contrastare il precariato e farlo attraverso un concorso che premia il merito, è ciò che voleva il Movimento 5 Stelle. Ce lo chiedono le famiglie e ce lo chiedono i docenti. Grazie alla Ministra Azzolina per aver combattuto per conquistare questo risultato”. Se la maggioranza sembra apprezzare il lavoro di mediazione del Premier, dure le critiche dall'opposizione. “L’accordicchio del Governo sugli insegnanti precari, è una vera e propria presa in giro. Si rinvia il concorso a settembre, non si dà alcuna certezza di stabilizzazione, ma del resto è il metro del caos che regna sulla scuola. Non c'è certezza sull'esame di terza media, non c'è certezza sull'esame di maturità, non si sa quando riprenderanno le scuole. È un disastro”. Prossimo passo per l'esecutivo la riapertura delle scuole. Al lavoro al Ministero un comitato di esperti, insieme a quello tecnico-scientifico della Protezione Civile. Obiettivo riportare almeno i più piccoli, dall'asilo alle medie, a scuola a settembre. Per le superiori, ancora allo studio possibili soluzioni per la didattica a distanza.