Almasri, avviso garanzia Meloni: “Non mi faccio intimidire”

00:02:10 min
|
2 mesi fa

È con un video pubblicato dai suoi Social che Giorgia Meloni comunica al mondo la notizia che a lei, al Ministro della Giustizia Nordio, a quello dell'Interno Pianteosi e al Sottosegretario Mantovano è stato mandato dalla Procura di Roma un avviso di garanzia per favoreggiamento e peculato. Per il caso Al Masri, poi, il sindacato dei Magistrati Anm parlerà di fraintendimento e puntualizzerà che invece si tratta di iscrizione nel registro, quindi un atto dovuto in caso di denuncia. Ma il polverone è enorme. Nel suo video la Premier rivendica l'operato del Governo: "Le responsabilità sono dei magistrati, l'abbiamo rispedito in Libia per motivi di sicurezza" dice. Ma il suo non è un discorso in difesa, bensì tutto all'attacco in primis di chi ha firmato l'atto: "Il Procuratore della Repubblica Francesco Lo Voi, lo stesso del diciamo fallimentare processo a Matteo Salvini per sequestro di persona. Mi ha appena inviato un avviso di garanzia". All'attacco di Prodi e della Sinistra in generale: "Presumo, a seguito di una denuncia che è stata presentata dall'avvocato Luigi Li Gotti, ex politico di Sinistra, molto vicino a Romano Prodi". All'attacco anche della Corte Penale Internazionale che ha emesso il mandato di cattura. Dopo mese di riflessione dice: "Curiosamente la Corte lo fa proprio quando questa persona stava per entrare sul territorio italiano, dopo che aveva serenamente soggiornato per circa 12 giorni in altri tre Stati europei". E all'attacco Meloni ci va nell'avvertire: "Mi vogliono spaventare, ma io non mollo". "Non sono ricattabile, non mi faccio intimidire. È possibile che per questo sia invisa a chi non vuole che l'italia cambi e diventi migliore, ma anche e soprattutto per questo intendo andare avanti per la mia strada". Resta da chiarire se, come dice il Presidente del Consiglio a Nordio non sia stata trasmessa la richiesta di arresto di Al Masri se sia il titolare della Giustizia a non averla di fatto, voluta recepire, come fanno capire dal fronte dei Magistrati. Nel frattempo salta l'informativa in Parlamento di Piantedosi e Nordio, ma è inevitabile considerare che lo scontro politico fuori e dentro i Palazzi andrà avanti. .