"Un ruolo che va difeso e tutelato perché il mestiere del sindaco è il più bello del mondo". Antonio Decaro, presidente di Anci, chiude così i lavori della terza giornata dell'Assemblea Nazionale che si è svolta a Bergamo. Una tre giorni che ha riunito oltre 2.200 sindaci e che è partita ricordando lo sforzo enorme dei comuni nel periodo della pandemia per riuscire a stare a fianco dei cittadini. "Abbiamo apprezzato anche le parole dei ministri, gli impegni che hanno preso nei confronti dei sindaci. Adesso vediamo con la legge di bilancio perché purtroppo ci sono delle scadenze normative che involontariamente potrebbero portare a un taglio delle risorse nei confronti dei comuni, sembrerebbe una sorta di paradosso, un controsenso rispetto al fatto che stiamo dicendo ai nostri concittadini che abbiamo 40 miliardi di euro per i comuni per migliorare le condizioni di vita delle nostre comunità. Sono i fondi del PNRR". Verificheremo le promesse che il governo ci ha fatto, precisa Decaro nel suo intervento conclusivo. "L'Ucraina sta subendo una violenza sempre più insensata", dice il presidente dei sindaci, "dopo il conflitto dovrà ripartire con una ricostruzione dalle macerie fisiche e morali. Aiuteremo i sindaci ucraini anche con le nostre risorse, in maniera concreta non con degli annunci. Lo faremo come sanno fare i sindaci italiani". "Il presidente Meloni", dice ancora Decaro, "ci ha chiamati coraggiosi. Ecco, noi vorremmo essere ricordati per il coraggio e gli impegni che prendiamo con i nostri cittadini che affrontano la criminalità a testa alta".