La valutazione è un diritto dei ragazzi ed è un dovere degli insegnanti, perché io, che di mestiere faccio l'insegnante so che il valutare quello che loro sanno e quello che io ho insegnato, è un mio dovere specifico. I diritti e doveri viaggiano sempre assieme, non c'è un diritto senza un dovere. Non si promuovono le persone, io guardi, ho un'esperienza che le dico, di cui vado anche orgoglioso, che è il terremoto. Io ero assessore della Regione Emilia-Romagna il giorno del terremoto, che era il 20 di maggio e lì abbiamo scelto di fare scrutini ed esami, perché io non posso bollare tutto a un'accelerazione dicendo "Ah, ma voi siete passati perché c'era la pandemia". No no no, noi facciamo e faremo i nostri scrutini.