Braccio di ferro sulla manovra, maggioranza in cerca di una intesa

09 dic 2022
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Sono 3000 gli emendamenti ai nastri di partenza, l'intenzione del Governo in ridurli a 400 per portare al traguardo la manovra entro il 31 di dicembre. Sono 400 anche i milioni stanziati per le modifiche su una manovra del valore di 31 miliardi una torta, piccola, di cui ogni partito nella maggioranza vorrebbe la fetta più grossa per questo si lavorerà fino all'ultimo istante per evitare sgambetti e intoppi all'ultima curva. La Presidente del consiglio Giorgia Meloni ha concordato con il Ministro dell'Economia e delle Finanze Giorgetti e il ministro degli affari europei e sulle politiche di coesione PNRR Raffaele Fitto alcuni emendamenti per sostenere e promuovere anche nel 2023 gli investimenti nel mezzogiorno e nelle aree terremotate. Forza Italia fa intendere che non mollerà su innalzamento delle pensioni minime a 600 Euro e la detassazione dei nuovi assunti, sul superbonus, sul cuneo fiscale si tratta il tetto all'uso del contante intanto rimane fissato a 5000 Euro. "Il tetto al contante previsto dal Governo Meloni è esattamente la metà di quello indicato dall'Unione Europea, evasori? La sinistra ha perso un altra volta l'occasione per tacere." Il confronto con l'opposizione parte in salita dopo che il Governo ha annunciato la volontà di cancellare App 18 il contributo di 500 Euro per i neo maggiorenni da spendere in attività culturali. Una follia secondo chi quella misura l'aveva realizzata Matteo Renzi di Italia Viva. "Cancellare sulla cultura è sbagliato perché uccide l'idea di futuro allora non rassegniamoci io farò tutta la mia parte, noi faremo tutta la nostra parte arrivando persino all'ostruzionismo in Parlamento contro questa scelta. Ma anche voi fatevi sentire, firmate la petizione, fatela girare diamo a tutti un messaggio che la cultura è il nostro futuro, che non si può tagliare e che non si può cancellare la 18 app." Bordate arrivano anche dal Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte nella giornata internazionale contro la corruzione segnala causticamente che alla celebrazione ci ha già pensato il Governo Meloni spalancando praterie a corrotti e corruttori. Il presidente di Confindustria Bonomi insiste sulla mancanza, in manovra, di un taglio shock al cuneo fiscale ci sono ancora diversi giorni prima dell'arrivo della manovra stessa in Parlamento, ma le scintille come vediamo sono già cominciate.

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