Settimana da muro contro muro tra maggioranza ed opposizione, a colpi di sfiducia. Sul premierato il primo round se lo aggiudica il centrodestra, mentre nelle prossime ore la battaglia sulle mozioni di sfiducia si gioca in Aula. La maggioranza è in trincea per difendere Daniela Santanchè, Ministra del Turismo coinvolta nel caso Visibilia in cui risulta indagata per truffa aggravata nei confronti dell'INPS, e per blindare la poltrona del leader della Lega e Vicepremier Matteo Salvini che la minoranza vuole sfilargli per i patti stipulati con il partito di Putin, Russia Unita. La Santanchè ostenta tranquillità: "Sono zero preoccupata: male non fare, paura non avere". Gira voce che il tam tam sui telefonini di Fratelli d'Italia, partito della Ministra, sia già scattato per assicurare la massiccia presenza in Aula dei parlamentari. Le opposizioni dovranno dimostrare la loro compattezza, anche perchè dentro Azione Gelmini e Costa, rivendicando il proprio pedigree garantista, hanno fatto sapere di non condividere la sfiducia contro Santanchè. "Crediamo che chi giura sulla Costituzione per esercitare il proprio ruolo con onore e disciplina debba farlo in tutti gli aspetti della propria vita politica e anche personale. Pertanto, pur ovviamente sul presupposto di una presunzione di innocenza, qui si tratta di opportunità politica". Con una nota la Lega fa sapere che gli accordi con il partito di Putin sono stati spazzati via dalla guerra. "Come già ribadito i propositi di collaborazione puramente politica del 2017 tra la Lega e Russia Unita non hanno più valore dopo l’invasione dell’Ucraina. La linea del partito è confermata dai voti in Parlamento". Intanto in Commissione Affari Costituzionali del Senato è arrivato il via libera al cuore del premierato forte. "L'elezione diretta del Presidente del Consiglio non soltanto garantisce il rispetto della volontà degli elettori contro ribaltoni o Governi non votati da nessuno ma da più peso all'Italia nei rapporti internazionali e migliori prospettive all'economia". Il Presidente della Commissione, Alberto Balboni di Fratelli d'Italia, si spinge oltre e immagina una soglia minima e il ballottaggio per una legge elettorale che garantisca governabilità e rappresentanza. Bocciatura piena del premierato per il leader del MoVimento 5 Stelle Giuseppe Conte: "Stiamo andando verso una prospettiva che non ci porterà stabilità ma solo maggiori poteri al Presidente del Consiglio, che già ne ha tanti, e il risultato sarà un totale squilibrio con il Presidente della Repubblica che sarà un cerimoniere, un passacarte, e il Parlamento assoggettato al Premier".