Le promesse del Governo, le reazioni di segno diverso dei sindacati, l'appuntamento in piazza tra poche ore. Sono le tre istantanee che fotografano la reazione alla vicenda di Satnam Singh. L'incontro a Palazzo Chigi tra i ministri del lavoro e dell'agricoltura, Calderone e Lollobrigida e le associazioni di categoria è un punto di partenza. La CGIL è insoddisfatta mentre la UIL e la CISL ritengono positive le aperture su possibili modifiche al decreto flussi. Per il Governo l'obiettivo è dichiarare guerra al caporalato senza criminalizzare un intero settore, si punta su un incrocio dei dati per far emergere il lavoro nero. "In queste situazioni può accadere che ci sia una criminalizzazione di uno degli Anelli della filiera e quindi al decesso di un operaio, per colpa di un criminale, si criminalizzino invece le imprese agricole". "Lo scopo di tutti è dichiarare guerra al caporalato e soprattutto intensificare tutte quelle che sono le azioni a contrasto di un sistema che mortifica il lavoro, che mette mette a repentaglio le vite umane e che soprattutto non fa crescere certamente la qualità del lavoro e quella del lavoro in un comparto strategico importantissimo come quello dell'agricoltura". L'onda di indignazione si riverserà nelle prossime ore per le strade di Latina con una manifestazione indetta dalla CGIL, a cui hanno aderito diversi partiti, a cominciare dal PD. "Satnam Singh è ucciso dallo sfruttamento", ha detto Elly Schlein. "No a nuove misure spot del Governo", gli fa eco il Movimento 5 Stelle. "Anche quando sono stato al Governo abbiamo introdotto anche qualche nuova norma per contrastare il caporalato, l'attenzione deve essere sempre costante, deve essere sempre concentrata, per cercare di combattere, sconfiggere questa forma di schiavitù di questo 21esimo secolo, inaccettabile". Martedì invece la manifestazione promossa dalla comunità indiana di Latina in sua memoria. Al presidio della prossima settimana hanno subito risposto garantendo la propria partecipazione la CISL e la UIL. Per l'intera giornata del 25 giugno è stato indetto anche uno sciopero, perché nessuno possa pensare che quanto successo Satnam Singh sia stato un caso isolato.