Il tema delle alleanze nel Centro-Sinistra si fa stringente nel dopo elezioni, perché c'è già un'altra voto dietro l'angolo ed è quello delle prossime regionali, col faro puntato soprattutto sul Lazio, dove attualmente il PD governa insieme ai 5 Stelle, i quali, al momento, non perdono l'occasione per ribadire la loro indisponibilità a fare prossime alleanze. Una parte del PD, invece, ci pensa e come e non solo a livello locale, anzi Francesco boccia ha detto che questa è una strada inevitabile, altrimenti la sconfitta è certa e comunque l'unione di tutte le forze di Sinistra, contro la Destra, è necessaria. Intanto però il Terzo Polo di Calenda e Renzi, conferma il "no" categorico a una commistione coi 5 Stelle, con un netto "o noi o loro" al PD, che sarà ulteriore tema scottante da affrontare per il Nazareno, già impegnato nella disamina della sconfitta elettorale e del percorso per il prossimo congresso. Giovedì la Direzione, stavolta aperta, da lì comincia il cammino per un profondo rinnovamento, ripetono tutti i big. Nel frattempo, Calenda e Renzi, si incontrano e anche loro si organizzano pensando a gruppi parlamentari unitari, con un capogruppo ciascuno e a novembre, assicurano, lavoreranno alla federazione unitaria. In tutto questo, ad agitare ulteriormente le acque, arriva l'intervento di Grillo in difesa del reddito di cittadinanza che, chiamando a rapporto quelli che definisce i brigatisti di cittadinanza, crea un polverone di reazioni e certo non contribuisce a stemperare il clima dei già difficili rapporti di un Centro-Sinistra che sta cercando la via per per riorganizzarsi dopo la sconfitta elettorale.