Concorrenza, Draghi in pressing per l'approvazione

22 mag 2022
Dettagli

La posta in gioco è alta: 20 miliardi del piano di ripresa e resilienza che saranno erogati da Bruxelles a condizione che l'Italia faccia i compiti a casa; in pratica, le riforme su cui nelle prossime ore arriverà il giudizio della Commissione europea, tra questi, il DDL concorrenza su cui Mario Draghi ha lanciato una sorta di ultimatum ai partiti, con la minaccia di mettere la fiducia se non verrà approvato entro maggio. Martedì si riunirà la conferenza dei capigruppo per la calendarizzazione del provvedimento. Il tesoretto garantito dal next generation you per il commissario europeo all'economia Paolo Gentiloni è vitale dopo che con lo scoppio della guerra in Ucraina, la recessione si aggira minacciosa anche in Italia. A dividere la maggioranza sul ddl concorrenza, sono le norme sui balneari con la liberalizzazione delle concessioni demaniali chieste da Eurolandia. Bruxelles potrebbe chiedere inoltre al nostro governo di abbassare le tasse sul lavoro e di rivedere le rendite catastali sugli immobili che ormai sono obsolete rispetto al valore di mercato. Ma il leader della Lega Matteo Salvini non ne vuole sapere di sottoporsi all'esame europeo. L'UE ci impone di aumentare la tassa sulla casa si attacca. La casa per gli italiani è sacra. Se qualcuno a Bruxelles ritiene che dovremmo tornare a tassare anche la prima casa, rimarrà deluso. La fiducia con cui rischia di essere approvato il DDL concorrenza non spaventa il ministro del lavoro Andrea Orlando che assicura il voto del PD. Che dubbio c'è? Certo, perdere i 200 miliardi del PNRR, sarebbe un suicidio. Ci guardano gli altri paesi europei per capire se siamo in grado di liberare le energie del nostro paese per utilizzare al meglio le risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, 220 miliardi, un terzo delle risorse stanziate a livello europeo arrivano in Italia, e dobbiamo approvare questa legge. Intanto, è uno scontro velenoso quello che ha come protagonisti Matteo Salvini e Mariastella Gelmini. Motivo del contendere, la sortita di Silvio Berlusconi che in prima battuta aveva esortato l'Europa a convincere Zelensky ad ascoltare le ragioni di Mosca. Una dichiarazione poi corretta alla convention napoletana di Forza Italia, con il leader che ha ribadito la fedeltà atlantista e occidentale, ma che ha innescato le critiche della ministra degli affari regionali sull'ambiguità della posizione berlusconiana. Da qui, la stoccata del segretario della Lega: Gelmini conti fino a cinque prima di criticare Berlusconi. Pronta la replica della ministra: invito il segretario della Lega a rispettare il dibattito interno ad un partito che per il momento non è il suo.

Guarda Altri
Fisco, Meloni: riforma rende l'Italia più attrattiva
00:00:30 min
14 video
Generazione AnZia
Sky tg24 Tribù, la puntata del 6 maggio 2024
00:35:30 min
Casteldaccia, Mattarella: inaccettabile strage sul lavoro
00:01:51 min
Europee, Bonaccini: "Penso che PD sarà sopra 20%"
00:00:43 min
Ucraina, Tajani: Unico rischio per noi sono cyberattacchi
00:01:32 min
Tribù, con chi andrebbe in Erasmus Bonaccini
00:00:54 min