Alla vigilia delle comunicazioni di Giorgia Meloni in Parlamento, prima del Consiglio Europeo, non è cambiato molto riguardo alle divisioni che ci sono in maggioranza sul piano di difesa e riarmo europeo e quindi ci saranno un discorso e poi una risoluzione unitaria annunciata dal Vicepremier Tajani, e di cui in serata è uscita la bozza, che toccheranno in modo sfumato i punti più controversi. Verrà ribadito il sostegno a Kiev finché necessario, verrà rilanciata la Conferenza per la ripresa dell'Ucraina in Italia a luglio e a parte tutti gli altri temi, tra cui la transizione green e i migranti. Il passaggio sulla difesa, in estrema sintesi, impegna il Governo a lavorare per realizzare una politica di difesa che rinforzi le capacità operative degli Stati nazionali europei nel quadro dell'alleanza NATO. Nel frattempo su ReArm Europe le distanze in maggioranza erano già state risottolineate. "La parola riarmo non si può sentire. L'idea che sta uscendo adesso di mobilitare il risparmio privato, attenzione, sa tanto di fregatura. Qual è lo Stato che ha il maggiore risparmio privato in Europa? L'Italia". "In Parlamento, sulla politica estera, come sempre è stato in questi due anni e mezzo il centrodestra si dimostrerà compatto. Non vogliamo il riarmo dell'Europa, ma vogliamo la creazione di un esercito unico europeo". Situazione speculare nell'opposizione, che infatti si presenta in ordine sparso, con 5 Stelle e Alleanza Verdi e Sinistra sempre contro il riarmo, Calenda a favore, Renzi che dice: giusto potenziare la difesa comune ma non con questo piano fatto male, e il PD che al momento glissa sulla spaccatura interna già vista nel voto a Strasburgo ma dovrà affrontarla, cercando un'inevitabile sintesi, operazione non facile per Elly Schlein. "I partiti di opposizione hanno ricette diverse, non lo nascondiamo. Noi pensiamo che la nostra sia quella più corretta". "Diciamo un secco no a questo piano di riarmo da 800 miliardi di Meloni e Von der Leyen. Noi siamo per un serio progetto di difesa comune, non per sperperare tutti questi miliardi".