Dialogo col Parlamento prima di tutto, ma la strada è tracciata. Il governo si presenterà di fronte alle camere per un confronto sulla proroga dello stato di emergenza, ma non ci saranno passi indietro, spiega il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte da Bruxelles. Non l'abbiamo ancora deliberato, perché vogliamo il confronto col Parlamento. Dopodiché, ovviamente, ci riserviamo alla luce dell'esito di questo confronto di adottare questa eventuale decisione. La proposta però è quella di prorogare lo stato di emergenza sino al 31 gennaio. Questo è il senso della richiesta di una proroga dello stato di emergenza e certo non conviene farlo, a nostro avviso, di qui la proposta, di mese in mese, quindi lo richiederemo sino al 31 gennaio. Dialogo in salità però, perché la presidenza del Senato, Elisabetta Alberti Casellati, punta il dito contro la gestione dell'emergenza da parte dello stesso governo. La presidente parla di un ricorso esagerato i Dpcm, senza passare dal voto del Parlamento e il ricorso troppo frequente, scandisce, ai decreti Omnibus a colpi di fiducia. Parole condivise queste pressoché da tutta l'opposizione, che chiede di non trasformare l'emergenza sanitaria in emergenza democratica. A proposito di Dpcm, martedì il Ministro della Salute Speranza illustrerà il nuovo provvedimento che dovrebbe prevedere una stretta sulle presenze agli eventi sportivi e sulle deroghe che alcuni governatori hanno concesso sul tema. Governatori che, nel Lazio e in Basilicata, almeno per ora, hanno reintrodotto l'obbligo di portare la mascherina, anche all'aperto, mentre il Veneto per ora continua così. Il Governo valuterà nei prossimi giorni se estendere questo obbligo su tutto il territorio nazionale. La tensione rimane alta perché la situazione rimane critica.