Nell'attesa che si definisca il suo futuro politico forse già domenica in un vertice non confermato a casa Grillo, Giuseppe Conte torna da professore a Firenze. "Tutela della salute e salvaguardia dell'economia, lezioni dalla pandemia" è il titolo di una robusta difesa dell'azione del suo Governo. Il docente di diritto privato che si è ritrovato a fare il Presidente del Consiglio ripercorre le ultime fasi a Palazzo Chigi parlando di un dilemma ingannevole tra economia e salute, del principio di precauzione come faro e della necessità di dotarsi di uno strumento agile. Il ricorso al DPCM, al decreto del Presidente del Consiglio, adottato su proposta del ministro della salute, sentito il parere delle regioni e degli altri ministri competenti, è stato ispirato quindi dalla necessità di dotarsi di uno strumento particolarmente agile in modo di intervenire prontamente in base all'evoluzione del contagio. - La pandemia è intervenuta a cambiare il destino della storia, continua Conte, anche quello dell'Europa che ha risposto efficacemente e poi ancora: la scienza è imprecisa, ma democratica. Conte sintetizza così il suo rapporto con i tecnici alla politica e solo alla politica spetta l'assunzione finale di responsabilità. Il Prof. Parla ai suoi studenti da un'aula vuota. Fuori alcune decine di universitari dei collettivi con il comitato Priorità alla scuola, contestano la sua politica da premier. Nei prossimi mesi per Conte altre lezioni, conferenze, seminari se la politica non chiama prima.