"L'Europa ha bisogno di un piano Marshall, servono ingenti investimenti pubblici e privati", dice Ursula von Der Layen nel giorno in cui viene presentata la tabella di marcia per uscire dalle misure restrittive. La Presidente della Commissione punta tutto sul bilancio pluriennale europeo su cui i leader devono ora trovare un accordo per i prossimi 7 anni. "Dovrà essere potente e diverso dai precedenti", ammonisce von Der Layen, mentre il commissario Gentiloni al vertice del G20, ribadisce la necessità di un fondo per uscire dalla crisi più dura dal dopoguerra. Intanto, per le riaperture la commissione avverte: "prima di tutto pensare alla salute, gli allentamenti dovranno essere graduali e solo in presenza di un calo durevole dei contagi, di sufficiente capacità dei sistemi sanitari e di appropriati monitoraggi con test affidabili, omogenei e tracciamento anche attraverso eventuali app da usare però su base volontaria. Le misure restrittive generali dovranno man mano essere indirizzate alle sole fasce più deboli della popolazione, valutando anche differenziazioni tra aree geografiche più e meno colpite. Fondamentale è mantenere la distanza di sicurezza ed evitare gli assembramenti nelle scuole, nei locali pubblici, nei luoghi di lavoro. Raccomandato l'uso delle mascherine in pubblico. Anche per la riapertura delle frontiere serve gradualità e coordinamento tra i Paesi membri. La raccomandazione è anche quella di tenersi pronti a eventuali nuove restrizioni, qualora i contagi dovessero tornare a impennarsi. Bisognerà insomma convivere con il virus, fintanto che non sarà trovata una cura o un vaccino. È anche per questo è stata fissata per il 4 maggio una video conferenza internazionale per raccogliere fondi per la ricerca.