Il pressing di Mario Draghi è andato a buon fine, dopo mesi di stallo la Commissione Industria del Senato ha ripreso a votare il DDL concorrenza, che si era arenato sullo scoglio degli stabilimenti balneari e la moral suasion del premier, che esortava ad approvare il provvedimento entro la fine di maggio, è servita. Lunedì 30 sbarcherà nell'aula di Palazzo Madama e l'obiettivo è approvarlo senza mettere la fiducia. Al termine di una riunione di maggioranza, sarebbe vicina l'intesa che dovrebbe concretizzarsi in un emendamento, in cui verrà sancito un risarcimento. Si prevede, infatti, la definizione dei criteri uniformi per la quantificazione dell'indennizzo da riconoscere al concessionario uscente, a carico del concessionario entrante. Il Governo ha illustrato la sua proposta, che prevede lo slittamento di un anno del termine delle concessioni attuali. L'avvio delle gare per assegnare le concessioni balneari è fissato entro il 31 dicembre 2023, ma con possibilità per i comuni di rinviare le procedure al massimo al 31 dicembre 2024, per difficoltà oggettive o la presenza di un contenzioso. Il disegno di legge sulla concorrenza è uno dei tasselli fondamentali per incassare i soldi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e Draghi non transige, perché rientra nelle raccomandazioni formulate dalla Commissione Europea. Il Ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, ammette le scintille tra i partner di maggioranza, ma far saltare il Governo sarebbe inconcepibile. "Se lei mi dice, ci sono delle fibrillazioni? Sì, rispondo non ci possiamo permettere un Papeete 2, che abbiamo già vissuto in altre epoche ed erano tempi di pace e se non ce lo potevamo permettere all'epoca, figuriamoci adesso". Intanto Matteo Salvini ed Enrico Letta continuano a duellare, il segretario del PD punta il dito contro l'alleato riottoso, i 5 Stelle non fanno la stessa cosa di Salvini, Salvini sta facendo di tutto per far cascare il Governo, Conte no. Il leader della Lega non si scompone, Enrico Letta non mi ama e non capisco perché, dovremmo essere tutti uniti, se per sfasciare il Governo intende aver vinto la battaglia contro la tassa sulla casa, allora la rivendico. Sull'accordo sul DDL concorrenza Salvini è ottimista, bisogna lavorarci, sono fiducioso che si trovi.