55 miliardi, più di 250 articoli, per un decreto che punta a sostenere un Paese, un'economia, duramente colpiti da oltre due mesi di epidemia. Il ministro Gualtieri ha annunciato la decisione di abbuonare la rata di saldo e acconto dell'IRAP di giugno. Previsti poi contributi a fondo perduto, in base al calo del fatturato, destinati alle imprese con ricavi non superiori a 5 milioni di euro. In cantiere anche un credito d'imposta fino al 60% dell'affitto per le aziende che abbiano visto ridurre i propri ricavi di almeno il 50% ad aprile, mentre per gli alberghi il credito sarà previsto in ogni caso. Dal sottosegretario Fraccaro poi la conferma del superbonus al 110% delle spese per i lavori di efficientamento energetico e adeguamento antisismico. Mettere in sicurezza e garantire le riaperture avrà dei costi importanti. Per questo si prevede anche qui un credito d'imposta dell'80% fino ad un massimo di 80000 euro. Per calmierare il prezzo dei presidi sanitari, poi, l'IVA su mascherine e gel igienizzanti viene azzerata per quest'anno e portata al massimo al 5% il prossimo. Ancora, lo Stato potrà intervenire con aiuti contro i licenziamenti e per il pagamento dei salari. Per quanti invece in questo momento si trovano senza entrate arriva il reddito di emergenza, che dovrebbe essere erogato in due quote e andrà richiesto entro giugno. Confermato il bonus per le vacanze in Italia, fino a 500 euro per le famiglie con redditi fino a 35000 euro. Sarà modulabile a seconda dei componenti del nucleo familiare. Pensato per le famiglie anche il sostegno ai centri estivi, pari a 150 milioni. Il decreto rilancio punta poi alla cancellazione definitiva delle clausole di salvaguardia, che prevedevano l'aumento dell'IVA dal 2021 e il rinvio della sugar tax e plastic tax. A medici, infermieri, tecnici e a tutto il personale in prima linea contro il coronavirus arriverà un premio fino a 1000 euro, mentre i posti in terapia intensiva saliranno strutturalmente di 3800 unità.