Di Maio: in Umbria M5s ha ottenuto passo indietro politica

20 set 2019
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C'è il voto in Umbria, le tensioni tra Pd e 5 Stelle sul nome comune. C'è Matteo Renzi e la sua Italia viva. C'è Di Battista e i nuovi tormenti pentastellati. Ci sono i numeri in aula, tutti da verificare alla prova dei fatti. C'è il taglio dei parlamentari e con esso la riforma della legge elettorale. Tante questioni delicate e tanti segnali che il cammino del neonato Governo Conte 2 non si annuncia facile. Ora, però, incombe la campagna elettorale per le regionali in Umbria, dove al centrodestra compatto i giallorossi faticano a contrapporre una scelta comune. “A me interessa questo, che si riesca a dare un metodo ben chiaro che possa departitizzare, non si può dire, ma lo dico, le giunte regionali, a partire dall'Umbria.” La piattaforma Rousseau ha dato il via libera al patto civico indicato da Luigi Di Maio, un'intesa, cioè, con i Dem su un candidato alla Presidenza e una Giunta civica, in caso di successo, al di fuori dalle logiche di partito. Tema, quello posto dal capo politico del Movimento, che seguiva l'appello a una alleanza, arrivato dai democratici. L'intesa, però, appare ancora distante proprio sul nome. Di Maio, in un post, lancia la sindaca di Assisi, Stefania Proietti, ma dal Pd è gelo con il commissario straordinario Verini che si dice sorpreso per i toni ultimativi pentastellati, sebbene, poi, lo stesso leader 5 Stelle più sfumato aggiunga: “Le questioni sui nomi le lascio a chi sta discutendo.” Quanto alla fiducia nel Pd e all'invito di Di Battista a non riporlo nei nuovi alleati di Governo - spiega e avverte - il primo banco di prova sarà il taglio dei parlamentari entro metà ottobre, poi il vero test sulla manovra. Manovra e tasse più basse per i ceti deboli nel mirino del segretario Pd Zingaretti, che lancia la nuova campagna tesseramenti con l'arrivo dell'ex Ministro Lorenzin. “Per cambiare l'Italia, per iniziare a dare dei segnali dalla prossima legge di bilancio, ma non solo, sul tema delle tasse, come sapete, è rivolta alle fasce sociali più deboli, e, soprattutto, per riaccendere l'economia italiana.” Sfida aperta, agenda di Governo pure!.

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