Per la prima volta dopo vent'anni, le donne elette in Parlamento saranno meno di quelle che c'erano nella precedente legislatura. Ma come è stato possibile? Allora, innanzitutto, andiamo a vedere quante donne erano state candidate dai partiti: parliamo del 44%. E bene, quelle che troveremo in Parlamento sono invece un 33%, questo nonostante vi siano, nella legge elettorale con cui siamo andati a votare, delle norme previste, immaginate, a tutela della parità di genere. Allora cos'è successo? Che i partiti sostanzialmente hanno trovato dei meccanismi con cui aggirare in qualche modo, appunto, queste regole. Vi facciamo qualche esempio. Una donna, pluri-candidata in 5 collegi plurinominali e in uno uninominale, viene appunto eletta nel collegio uninominale. Quello che accade è che in tutti e 5 i collegi plurinominali, a succederle sarà un uomo, ovviamente parliamo dei grandi partiti che appunto sono in grado di eleggere più candidati su più collegi. Stessa cosa, se questa donna viene candidata solo in 5 collegi plurinominali, perché appunto nel momento in cui vince in uno di questi, comunque negli altri 4, proprio per l'alternanza di genere che è obbligatoria, appunto nei listini proporzionali, vedrà un uomo vincere al suo posto. Quindi sostanzialmente i partiti hanno candidato le stesse donne, più volte, in diverse collegi, arrivando in qualche modo ad avvantaggiare invece la vittoria degli uomini. Ma andiamo a vedere anche come sono andati i partiti: allora Forza Italia è quello che ha eletto meno donne, siamo al 27%. Poi seguono quasi tutti gli altri partiti: Fratelli d'Italia, Lega, PD, ma anche Alleanza Verdi e Sinistra, che sono sul 31%. A distaccarsi invece di molto, sono: il Movimento 5 Stelle e Azione Italia viva, siamo ben oltre il 40% sul, appunto, 46% e 47% rispettivamente. Un altro dei motivi per cui probabilmente non vedremo tutte le donne che ci potevamo aspettare in questo Parlamento, è il fatto che molte di queste magari erano candidate con partiti più piccoli che non ce l'hanno fatta, parliamo per esempio di Unione Popolare, 205 candidate, e di Italexit, 157 candidate. E bene, di loro, appunto, ne vedremo zero in Parlamento. Stessa cosa, più o meno, anche in Noi Moderati, che comunque era il partito che aveva più donne candidate nella coalizione di Centro-Destra, queste 120 donne candidate non ci saranno tutte, ce ne saranno solamente 3, appunto, per questioni numeriche.